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lunedì 1 dicembre 2008

Eccoci quasi a Natale 2008!

Cari lettori,siamo quasi giunti a questo Natale, che sembrerebbe essere un pò più vero di altri forse perchè la gente con la crisi economica è quasi portata a rivedere i suoi valori interiori e non le futilità ....meno male!
Non c'è niente di meglio per me poter incontrare gli amici e radunarsi per serate all'insegna dell'allegria , e cosa c'è di meglio se non condite con del buon vino?
Io consiglio personalmente non bottiglie impegnative ,ma vini vivaci e sbarazzini, frivoli come bollicine per esempio,un bel Antica Fratta millesimato, o Berlucchi Celllarius anche se non disprezzo un bel passito di Pantelleria Ben Riè di Donna Fugata o Calcaia di Barberani o perchè no un bel Porto Ramos Pinto viste anche le situazioni climatiche ,ma mi raccomando sempre con la testa ok!

venerdì 17 ottobre 2008

mercoledì 2 luglio 2008

Che vino è davvero un super tuscan!!


Grandissimo vino certo non per tutte le tasche e tantomeno per tutti i giorni,ma vi garantisco se avete l'occasione di trovare il 2001 pensateci!
Unico uno di quei vini che non si dimenticano più per tutta la vita!
E' una esplosione di profumi e sapori con una corrispondenza naso-bocca perfetta, dalla confettura di frutti rossi(ciliegie,lamponi,fragole,more e
prugne)al tabacco,al cuoio,noce moscata,chiodi di garofano pepe nero,al cacao e caffè di tutto e di più da potere abbinare a piatti altrettanto raffinati come cervo alle pere e yogurt,al cinghiale al ginepro,formaggi dal gusto deciso,piccioni,arrosto.Io sono riuscito a trovarlo per euro 90.00 ma non è facile ripetersi!

giovedì 29 maggio 2008

Vigneti


Vigneti
Inserito originariamente da -.-Giura-.-
Tipo di vigneto più usato

Foglia di Vite (Vitis vinifera)


Foglia di Vite (Vitis vinifera)
Inserito originariamente da deepsky81

La lavorazione del terreno.

La vite assorbe sostanze ed acqua dal terreno e quindi la tipologia del terreno e la sua composizione sono essenziali per l'ottenimentodi vini con particolari profumi e sapori, tali da distinguersi dagli altri.
Ma fondamentale è anche come il sottosuolo è composto ovvero il drenaggio ,perchè le viti sono molto sensibili all'umidità.
Bisogna per questo che la terra intorno sia sempre lavorata in modo da areare le radici.
Per l'irrigazione il sistema più economico è quello di creare un piccolo fosso vicino alla vite e mandarvici l'acqua affinchè la vite la assorba.
L'altro forse più efficente ,ma più costoso è la creazione di un impianto a goccia dove la quantità d'acqua è data in piccole dosi ed ad intervalli di tempo lunghi.

mercoledì 28 maggio 2008

Metodi di coltivazione.

Andiamo a parlare come si sono evoluti nel tempo i modi di coltivazione delle viti.

Nel tempo si è visto che era importante non lasciare tanta vegetazione che non lasciava maturare a sufficenza i grappoli di uva e nella maggior parte dei casi gli zuccheri erano bassi.

I sistemi erano quelli a tendone e a raggi sistemi usati dagli antichi etruschi,sistemi abbandonati quasi totalmente in quanto la produzione che offrono è quantità e non qualità che si richiede invece oggi.

Possiamo parlare poi della forma di allevamento praticata dai greci quella ad alberello basso, usata questa anche oggi nelle nostre zone meridionali dove fà molto caldo e dove scegliendo solo 6-8 gemme possiamo avere una vendemmia di qualità come avviene per esempio a pantelleria dove gli alberelli di vite sono a 40-60 cm dal terreno, ma questo sistema è anche usato in Spagna e nella valle del Rodano.

I tradizionali sistemi a pergola semplice e doppia sono molto usati in Trentino ed in Alto Adige dove in questo caso la vegetazione è lasciata in modo tale che il sole non batta direttamente sui grappoli,ma ultimamente ormai il sistema più adottato è quello a spalliera che garantisce i migliori risultati a livello di qualità.

Possiamo parlare anche dei sistemi a guyot che in Europa è il sistema più usato in quanto permette al sole di toccare tutte le parti delle uve direttamente visto i problemi di clima non particolarmente soleggiato,mentre nel resto del mondo il più usato è il cordone speronatoche è il più semplice da vendemmiare anche con le macchine,per lavorare e per fare la potatura verde e selezione dei grappoli.

venerdì 23 maggio 2008

Iniziamo!

Bene iniziamo la nostra avventura, nell'universo del vino in questo splendido ed intrigante nettare della natura.
Prima di tutto però dobbiamo immancabilmentepartire dall'origine la vite detta anche"vitis vinifera".
La selvatica vitis silvestris popolava la terra già 60 milioni di anni fà,mentre quella attuale vitis vinifera o vite europea come noi la conosciamo solo molto più tardi nel sud dell'Asia circa 1 milione di anni fà come da testimonianze di fossili ritrovati nel travertino in Toscana e a Fiano Romano.
Le prime viti arrivarono con il riscaldamento del pianeta solo intorno al 2000 a.C. e la loro coltivazione era soprattutto ad alberello come dalla tradizione greca ,ma non solo perchè già gli etruschi in Italia usavano gli alberi per appoggiarvi la vite.
Attualmente il territorio mondiale occupatoa vigneto è di circa 8 milioni di ettari dei quali solo il 60% si trova in Europa.
La vite nell'arco degli anni ha dovuto lottare contro avversità notevoli ed ha rischiato quasi l'estinsione prima in Francia nella metà dell'800 venne distrutto circa il 90% con attacchi di oidio, un fungo proveniente dall'America ,poi dalla ancor peggiore fillossera un insetto parassita che attacca irremediabilmente la parte radicale che distrusse l'85% del vigneto Europeo.
Solo all'inizio del 900 si innestò la vite europea suapparati radicali americane resistenti alla fillossera e ricominciò la ricostruzione del vigneto europeo ,ma dobbiamo dire che il problema ancora tutt'oggi non è stato risolto in modo definitivo.
Oggi le varietà sparse nell'intero continente se ne contano circa 50,anche se in realtà sono molte di più.
Il ciclo vitale della vite condiziona inevitabilmente sia la quantità dei grappoli che la qualità dell'uva.
Fino ai 2-3 anni la vite è improduttiva,in quanto si prepara alla fase di produttività.
Ma tutto cambia anche a seconda della varietà ce ne sono alcune come per esempio Trebbiano,Montepulciano,merlot che hanno una produzione abbondante e costante a differenza invece di Nebbiolo,Cabernet Soavignon e Picolit.
Il periodo comunque in genere più produttivo dove la vite arriva alla maturità vegetativa è intorno i 20-25 anni,da qui inizia la fase della vecchiaia,anche se per alcuni tipi di viti inizia più tardi verso i 30-40 anni.
In Francia è spesso digitato nell'etichetta veille vigne per specificare che il vino è ottenuto da viti con più di 40 anni e che la qualità del vino è di grande qualità vista la scarsissima resa dovuta all'età.
La vite nell'arco della sia vita compie un ciclo vegetativo annuale un sottociclo vegetativo e l'altro produttivo.
Il sottociclo vegetativo inizia a marzo quando il terreno si riscalda,la linfa incomincia a scorere all'interno del tronco,essendo epoca anche di potatura si va a verificare quello che si chiama pianto della vite,perchè dove si fanno i tagli la vite gocciola la linfa.
Ad aprile incomincia il germogliamento le gemme si aprono e si vedono le prime foglioline e si può controllare se il freddo ha causato danni alla vite.
Se il clima andando avanti si mantiene tiepido e senza grande umidità la vite si ,mantiene resistente all'attacco di funghi e parassiti.
Se il germoglio cresce sano fino ad agosto si parla di agostamento o mutazione del tralcio ,nel quale in questo periodo la pianta immagazzina tutte le sostanze di riserva.
La maturazione dell'uva inizia quando gli acini si ingrossano e si colorano,la polpa diventa morbida e concentra gli zuccheri ,soprattutto sotto forma di fruttosio che in parte sostituisce il glucosio.
In tutti gli altri tipi infatti di frutta si parla solo specificamente di fruttosio mentre nell'uva più di glucosio per questo chiamato anche , zucchero d'uva.
I lieviti protagonisti principali della fermentazione alcolica trasformano infatti più velocemente il glucosio, ecco perchè spesso nascono fermentazioni spontanee,dovute per esempio ai lieviti detti "indigeni o selvaggi " contenuti nella buccia dell'uva.questi processi però formano dei risultati sgradevoli come la formazione di acidi acetici che essendo volatili danno al naso quella sensazione di pungenza.
Non tutte le sostanze presenti nell'acino però aumentano con la maturazione,gli acidi per esempio diminuiscono soprattutto il Malico,che è il più aspro ed aggressivo,possiamo trovarlo con più facilità in dosi più alte nell'uva non del tutto giunta a maturazione,l'importante invece è che resti l'acido tartarico fondamentale per acidità del mosto d'uva.
Si può a questo punto parlare di "maturazione tecnologica" che viene valutata in base al rapporto tra zuccheri e acidi,per esempio nel sud dove c'è più sole e caldo la vendemmia viene un pò anticipata rispetto al nord che invece si tende a ritardare per ottenere un rapporto equilibrato tra zuccheri e acidi.
ma abbiamo anche un'altro tipo di maturazione quella detta "Fenolica"che come dice il termine coinvolge i fenoli soprattutto gli antociani(danno la colorazione al vino)una sostanza concentrata nelle buce e nei vinaccioli, dove per di più ci sono anche i tannini(senso di astringenza in bocca),entrmbi importanti perchè danno carattere e corpo al futuro vino.
L'equilibrio per l'ottenimento di un vino eccellente è quando le due fasi la tecnologica e la fenolica coincidono,segno di buona salute del vigneto e di un clima favorevole ,ecco quando si parla di buone annate di un vino!

lunedì 21 aprile 2008

Salve mi presento,
mi chiamo Gianluca e vivo in Umbria, una splendida verde regione nel cuore dell'Italia.
Lavoro da 18 anni nell'ambito della ristorazione,con ampi compiti gestionali di tutto ciò che riguarda la sala.
Sono sommelier ed è questo il cammino che cercherò di illustrarvi con tutte le sue più ampie sfaccettature e sfumature ed accompagnarvi introducendo di volta in volta un argomento che spero soddisfi i palati anche più esigenti.
Tendenzialmente mi ritengo una persona non superficiale e questo mi porta ogni istante alla scoperta di cose nuove fino al fulcro cruciale delle cose perchè sono espressione ed arte nel tempo stesso e non solo semplici oggetti come spesso le vediamo e di tutto ciò che mi circonda un Marco Polo della vita moderna è quello che più mi si addice.
Sono altruista e per questo uno dei miei punti forti sarà non avere segreti e peli sulla lingua come si usa dire, aperto a tutte le critiche e a scambio di vedute in tutto ciò che riguarda il fantastico universo del vino e tutto ciò che lo coinvolge.
Tanto per anticipare qualcosa parlerò anche di sigari e di alimenti dalla a alla z il più comprensibile possibile perchè questo blog appena nato sia alla portata di tutti.
Sono certo che anche voi mi aiuterete in cammini da me sconosciuti e sarà bello scoprirli insieme uno scambio di informazioni puro e semplice.
Non voglio annoiarvi già adesso così dopo questa mia breve introspezione vi dico buona lettura e a presto ....
Grazie da subito per tutti coloro che vorranno cimentarsi con me e che avranno la pazienza di gardare e leggere il blog.